mercoledì 11 settembre 2013

Secondo Libero e Gelmini siamo uno spreco

Costano 100 milioni di euro l'anno i 3.500 prof pagati per non lavorare

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L'altra follia del decreto è nel mancato utilizzo dei docenti inidonei. Sono oltre 3.500 i professori che, per diversi motivi, non sono stati giudicati "idonei" all'insegnamento.
Prima li si teneva a "bollire", con lo stipendio accreditato regolarmente, ma senza poter insegnare o fare altro. Poi il governo Monti provò, con un emendamento alla spending review, a utilizzare questo esercito per altri compiti (segreteria, amministrativi). Un atto di buon senso, visto che tenerli parcheggiati costa circa 100 milioni di euro l'anno. Ebbene il famoso e applauditissimo (fino a ieri) Decreto scuola ha tirato un segno di penna sul «diverso utilizzo» approntato da Monti per evitare di pagare oltre 3mila persone inidonee all'insegnamento e non licenziabili.
Del pasticcio si è accorta Mariastella Gelmini, vice capogruppo Pdl alla Camera, ma soprattutto (criticatissimo) ex ministro dell'Istruzione: «Cancellare
la norma Monti», spiega, «configura uno spreco di denaro pubblico non accettabile di 100 milioni di euro e l'ennesima penalizzazione di tanti giovani precari.
Lasciare del tutto improduttive 3.500 persone retribuite dalla collettività non è il modo migliore di investire nella scuola, soprattutto in assenza di risposte adeguate ai giovani che hanno conseguito l'abilitazione e oggi rimangono senza risposte», conclude Gelmini.
AN. C.

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