venerdì 30 agosto 2013

Dl su scuola rimandato al 9 settembre?

Ad affermarlo Franceschini.
Il Governo ha bisogno di qualche giorno in più per lavorarci. In giornata, dopo le affermazioni di Letta sull'approdo del Dl giorno 3, la precisazione del ministro per i Rapporti con il Parlamento e per il coordinamento delle attività di Governo. "Quindi il decreto scuola andrà in consiglio dei ministri credo lunedi 9, comunque prima dell'inizio dell'anno scolastico".

Scuola misure per prof e studenti attese nel Cdm del 9 settembre
29 AGO 2013

(AGI) - Roma, 29 ago. - E' atteso per lunedi' 9 settembre il pacchetto di misure per l'istruzione che - nelle intenzioni del ministro Maria Chiara Carrozza e del premier Enrico Letta - dovra' facilitare l'avvio dell'anno scolastico. Il provvedimento sara' rivolto "particolarmente - ha sottolineato il ministro - alla vita degli studenti e allo studio". I sindacati aspettano pero' misure concrete su una serie di questioni 'spinose' che si trascinano da tempo: stabilizzazione dei docenti precari, incremento degli insegnanti di sostegno, soluzione per i professori 'inidonei', assunzione di personale non docente, nomina dei dirigenti scolastici. Ma il provvedimento su cui stanno lavorando al Ministero e che approdera' nel Cdm del 9, potrebbe contenere altro, come misure per il diritto allo studio. Le organizzazioni hanno da tempo presentato le loro richieste e minacciato azioni di protesta: "Finora sono state dette molte parole, ora bisogna passare ai fatti - afferma il segretario generale della Flc Cgil, Mimmo Pantaleo - La pressione sta salendo. In alcune regioni le iniziative di mobilitazione sono gia' partite". A Roma, ad esempio, il coordinamento dei precari ha promosso un presidio al Provveditorato per il 4 settembre. La richiesta dei sindacati e' di un piano triennale di posizionamento del personale, con l'occupazione di tutti i posti vacanti e la stabilizzazione di 29mila persone. Il pacchetto dovrebbe anche contenere delle norme per gli insegnanti di sostegno: attualmente l'organico di diritto ammonta a 63mila unita', ma di fatto sono 101mila. Nelle linee programmatiche presentate alle Camere, Carrozza aveva parlato di un passaggio in organico di diritto di 27mila posti: "Gli alunni diversamente abili risultavano lo scorso anno scolastico 202.527 - spiega il segretario nazionale della Cisl scuola Francesco Scrima - Chiediamo che si passi ad almeno 90mila insegnanti di sostegno in organico di diritto". Il ministro si era anche impegnata a trovare una soluzione ai docenti cosiddetti 'inidonei' che dovrebbero transitare in ruoli Ata: si tratta di 3.600 persone.
  Lo sblocco del problema potrebbe portare ad autorizzare la nomina del personale amministrativo precario, che naturalmente e' in attesa di una stabilizzazione: i posti vacanti sono circa 7.000 ed il ministero ha richiesto la nomina di 3.700. Infine, resta da risolvere la questione dei dirigenti scolastici: "Siamo contrari al ricorso strutturale alla reggenze - afferma Pantaleo - Preferibile l'assegnazione provvisoria ai vincitori di concorso, in attesa della graduatoria definitiva". "Nutro dei seri dubbi che il provvedimento serva per questo anno scolastico - dichiara Rino Di Meglio, coordinatore della Gilda degli insegnanti - E' troppo a ridosso dell'inizio delle lezioni. Non sono molto speranzoso: di nuove risorse non si parla e i professori stanno aspettando gli scatti dello stipendio dal 2009".


IL TIRRENO - VENERDÌ, 30 AGOSTO 2013

PIANO SCUOLA
Letta e Carrozza annunciano un decreto prima dell’avvio dell’anno
Nodo presidi, più prof di sostegno

ROMA «Stiamo pensando a un “provvedimento-scuola” per l'avvio dell'anno scolastico, rivolto principalmente agli studenti, alla loro vita e allo studio». Non si vuole sbilanciare il ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, sulle misure per la scuola, preannunciate anche dal premier Enrico Letta, che intende portare in Consiglio dei ministri. La complessità dei temi legati all'istruzione è confermata dalle parole di Dario Franceschini, ministro per i Rapporti con il Parlamento: «Abbiamo bisogno di lavorare qualche giorno in più e quindi il decreto scuola andrà in Consiglio dei ministri credo lunedì 9, comunque prima dell'inizio dell'anno scolastico». Certamente si proporranno norme con l'obiettivo di superare l'impasse dei concorsi per presidi annullati dal giudice amministrativo. Una disposizione che dovrebbe tamponare soprattutto la situazione della Lombardia dove un errore nella scelta delle buste contenenti il cartoncino con le generalità dei candidati ha determinato l'annullamento di alcune fasi della procedura, che dovranno essere rinnovate; di conseguenza, il concorso non si è potuto concludere in tempo per dotare di nuovi dirigenti molte scuole attualmente scoperte. Come ha ricordato nei giorni scorsi la Disal, 424 scuole (più di un terzo), erano a rischio di restare senza preside stabile e dunque affidate alle reggenze di presidi “a mezzo servizio”. Nelle bozze circolate nei giorni scorsi era stata messa nero su bianco una norma che consentirebbe di sottoscrivere incarichi temporanei di dirigente scolastico, ma il timore di ulteriori ricorsi ad oltranza ha imposto un supplemento di riflessione sulla sua formulazione. Questioni più spinose sono quella del personale docente inidoneo all'insegnamento, e il contemporaneo blocco di assunzioni del personale amministrativo (attualmente è in vigore una legge che impone la transizione del personale docente inidoneo verso compiti amministrativi), e la vicenda «Quota 96» sul fronte pensionistico. Il nodo da sciogliere, per entrambi, è quello della copertura finanziaria. Se voci alterne continuano a rincorrersi sui finanziamenti che le scuole dovrebbero ricevere per sopperire alle esigenze che ogni istituto deve affrontare con l'inizio delle lezioni, secondo indiscrezioni, ci sarebbe, invece, un consistente incremento (quasi un terzo) dell'attuale organico di diritto dei prof di sostegno. A tener conto degli indizi qualche novità potrebbe riguardare anche i libri di testo e una norma potrebbe affrontare il tema delle donazioni di Pc e altro materiale informatico alle scuole da parte di privati. L'unica cosa certa per ora è comunque che il provvedimento di viale Trastevere si continua a smontare e rimontare, di ora in ora, per verificare le compatibilità finanziarie di ognuna delle misure allo studio che vengono via via proposte.


FRANCESCHINI (PD): IL DL SCUOLA IN CDM IL 9
di Pasquale Almirante - TdS
29/08/2013

Il decreto legge sulla scuola fissato per il 2 settembre passerà, dice Dario Franceschini, ministro per i Rapporti con il Parlamento e per il coordinamento delle attività di Governo, al Consiglio dei ministri il 9 settembre
Queste le parole di Franceschini: ''Abbiamo bisogno di lavorare qualche giorno in più e quindi il decreto scuola andrà in consiglio dei ministri credo lunedì 9, comunque prima dell'inizio dell'anno scolastico''.
Ma l’anno scolastico non inizia il 1° settembre? E non solo. La scuola e l’istruzione non sono state da sempre definite dal Pd, cui Franceschini appartiene, una priorità?
Il decreto legge, che la ministra Carrozza vorrebbe fare approvare, dopo lo stralcio delle norme dal decreto sulla P.A. del 6 agosto, dovrebbe riguardare:
un nuovo piano triennale di stabilizzazione dei precari con particolare riferimento al sostegno;
le norme sul dimensionamento con riferimento agli organici di dirigenti scolastici e Dsga;
 l'adozione dei libri di testo e la digitalizzazione i finanziamenti alle scuole.
Contestualmente l’on Manuela Ghizzoni sul suo blog specifica, relativamente alla questione spinosa dei “Quota96”: “Ripeto quanto ho scritto mercoledì: questo decreto sulla conoscenza è per il PD il banco di prova per tenere fede alle priorità e agli impegni assunti in campagna elettorale”.
Si attende dunque che il Pd mantenga gli impegni assunti in campagna elettorale, benchè una domanda nasce da sola e senza essere annaffiata: e se non li mantiene, che succede?

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