Abbiamo seguito le notizie relative alla nuova normativa
previdenziale e siamo preoccupati di un aspetto poco valutato, in
quanto riguarda un solo comparto contrattuale.
Diamo per scontato in partenza
che soltanto una minoranza degli aventi diritto approfitterà
dell'anticipo pensionistico noto come A.P.E.
Riteniamo però che se la misura
andrà in porto nei termini ultimamente resi pubblici, potrà
accadere che la sbandierata possibilità venga nei
fatti RITARDATA di un ulteriore anno per i dipendenti del
settore scuola. Ciò a causa della atipicità dell’anno
scolastico che termina il 31 Agosto.
A nostro avviso occorrerebbe che
i sindacati-scuola prendessero contatti col MIUR, al fine di
rivendicare chiarezza immediata riguardo alla DATA di effettiva
entrata in vigore e sulle concrete modalità di applicazione
della legge. Se davvero "andrà in vigore" dal 1.5.17 si chieda
chiaramente che sia data la possibilità ai dipendenti Scuola di
inoltrare la domanda di pensionamento nei termini utili a
rendere effettivo il diritto annunciato, quindi in anticipo
rispetto al mese di Maggio, al fine di usufruire del diritto nel
Settembre successivo e non già alla fine del
2018 (!!).
Riteniamo si debbano in ogni modo
evitare casi eclatanti come quello dei nati nel '52.
Queste richieste di chiarimento
(e di interpretazione non restrittiva) andrebbero, a nostro
avviso, avanzate immediatamente, prima che la
legge venga
finanziata, onde evitare che si trovino tutti di fronte al fatto
compiuto di uno "slittamento in sordina".
Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici
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