giovedì 12 settembre 2013

Quota 96

Ripresa alla commissione Bilancio la discussione della pdl 249 

"QUOTA 96": ALLA CAMERA NASCE IL COMITATO RISTRETTO
di R.P. - TdS
12/09/2013

La decisione è stata presa nella mattinata dell'11 settembre dalla Commissione Lavoro. Bisognerà risolvere il nodo della copertura finanziaria.
Sulla questione di “Quota 96” adesso spunta l’idea di istituire una commissione ristretta che provveda ad effettuare ulteriori approfondimenti.
La decisione è stata assunta nella mattina dell’11 settembre dalla Commissione Lavoro della Camera.
Il presidente Cesare Damiano ha ricordato le ultime tappe del lavoro svolto prima della pausa estiva quando era stato adottato un testo unificato di due progetti di legge, il n. 249 presentato da Manuela Ghizzoni (PD) e il n. 1186 di Maria Marzana (M5S).
Il testo era stato successivamente inviato ad altre Commissioni per il prescritto parere.
Damiano ha anche ricordato che il 7 agosto era pervenuto dalla Commissione Bilancio sia il parere favorevole sia una lettera del presidente Boccia con la quale si comunicava che era stata acquisita una relazione tecnica predisposta dall'INPS.
Relazione sulla quale però la Ragioneria generale dello Stato aveva espresso non poche perplessità tanto che lo stesso Boccia ha dovuto suggerire alla Commissione Lavoro di individuare una nuova modalità di copertura degli oneri derivanti dal provvedimento e magari di valutare “la possibilità di limitare temporalmente l'applicazione delle nuove disposizioni”.
A questo punto il relatore del provvedimento, l’onorevole Antonella Incerti, ha proposto che l’esame del disegno di legge prosegua nell'ambito di un Comitato ristretto “nella prospettiva di rivalutare le coperture finanziarie anche alla luce delle indicazioni provenienti dalla relazione tecnica predisposta dall'INPS”.
Incerti ha anche aggiunto che in tal modo si potrà “svolgere un approfondito lavoro di indagine, mirato a chiarire l'esatta entità della platea interessata, tenuto anche conto che non è affatto scontato che tutti i potenziali beneficiari della norma decidano di esercitare il proprio diritto”.
Anche Cesare Damiano ha evidenziato come la Ragioneria generale dello Stato abbia quantificato gli oneri “con stime sicuramente in eccesso, in quanto riferite a tutti i potenziali beneficiari delle disposizioni”.
La soluzione, ha ancora aggiunto Damiano, potrebbe essere quella “delimitare la platea a coloro che abbiano maturato il diritto in determinate scadenza temporali”.
Si prospetta insomma una soluzione che potrebbe creare ulteriori situazioni di disparità di trattamento che inevitabilmente innescheranno proteste e ricorsi.
Peraltro bisogna ricordare che dopo il parere definitivo della Commissione Lavoro il ddl dovrà passare dall’aula della Camera per essere poi trasmesso al Senato per l’approvazione finale.

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M5S: LA MANCATA RISPOSTA DEL GOVERNO A “QUOTA 96” È UNO SCHIAFFO
TdS - 11/09/2013

Per i deputati del Movimento 5 Stelle della Commissione Cultura alla camera, il mancato riconoscimento dei diritti al personale della scuola di “Q96” ha tutto l’effetto di uno schiaffo contro questi lavoratori
“La mancata inclusione nel Decreto Scuola di una norma che mettesse fine all’anomalia dei Quota 96 è uno schiaffo non solo nei loro confronti, ma anche verso chi vede nella conoscenza non una spesa onerosa, ma un investimento”. .
“Nel Decreto Istruzione presentato ieri dal Governo - affermano i Deputati del M5S - manca un provvedimento molto atteso e importante: quello che avrebbe dovuto consentire di conseguire la meritata pensione ai Quota 96, il personale della scuola a cui la Riforma Fornero ha negato l’esercizio di questo diritto”.
Una delegazione della Commissione Istruzione del M5S ieri ha incontrato gli aderenti del comitato Quota 96 che manifestavano in piazza San Silvestro, ricevendo un’accoglienza molto calorosa.
In particolare la Deputata Maria Marzana ha esposto ai presenti le caratteristiche della proposta di legge di cui è prima firmataria e che ha lo scopo di dare una risposta definitiva ai lavoratori che sarebbero dovuti andare in pensione sin dal settembre 2012.
“Si tratta di una proposta di legge chiara e inattaccabile - spiega Marzana - sia dal punto di vista tecnico che per quanto concerne la copertura finanziaria. Durante le sedute in Commissione la posizione del Movimento è sempre stata coerente e determinata.
“Questo momento di confronto è servito anche per concordare le prossime azioni - dichiara la Deputata Ciprini della Commissione Lavoro - affinché, nonostante il ritardo, si possa porre finalmente una soluzione alla questione”.
“Mentre noi del MoVimento 5 stelle scendevamo in piazza e incontravamo i Quota 96 - continua la Deputata Marzana - a pochi metri, il Consiglio dei Ministri diramava con toni trionfalistici il contenuto del Dl Istruzione, che non sfiorava minimamente l'argomento”.
“D’altronde la reticenza dell’Esecutivo sulla questione è sempre stata palese e avevamo già intuito - concludono i Deputati M5S - che il balletto di numeri circa la platea e l'individuazione della copertura finanziaria fossero semplici alibi per nascondere il vero problema: la mancanza della volontà politica di porre fine a questo calvario”.

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Ghizzoni. Ripresa alla commissione Bilancio la discussione della pdl 249 per la Quota 96

OS - Manuela Ghizzoni è intervenuta sulla vicenda della Quota 96. Chiesta ricognizione platea beneficiari
"Stamattina è ripresa la discussione della pdl 249. Per valutare le osservazioni della commissione Bilancio la relatrice ha proposto la costituzione di un comitato ristretto. Si tratta della prassi che si attua per apportare modifiche al testo. Quali? Ad esempio quella sulla data di uscita dalla scuola, che non può più essere il 31.9.2013.

 La relatrice, ha anche ribadito la necessità di conoscere esattamente – e non sulla base di una stima – la platea dei beneficiari e quindi ha chiesto che il MIUR effettui una ricognizione telematica degli aventi diritto. Perchè non è stata avviata a luglio questa iniziativa? Perchè volevamo approvare la pdl 249 – e quindi discuterla NEI DUE RAMI DEL PARLAMENTO – in tempo utile per il 31 agosto 2013, pertanto a luglio non c’erano i tempi tecnici per avviare tale procedura." 

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