mercoledì 3 luglio 2013

Discussione VII Comm. Senato 2 luglio

      Riprende l'esame congiunto, sospeso nella seduta del 25 giugno scorso, nel corso della quale - ricorda il PRESIDENTE - la Commissione aveva avanzato alcune richieste di chiarimento al Governo, prima di dare avvio alla discussione generale.


           Ha quindi la parola il sottosegretario TOCCAFONDI, il quale conferma che, come già annunciato dal Ministro in sede sia di dichiarazioni programmatiche che di replica, la questione dei docenti inidonei riveste particolare rilevanza per il Governo. Lo stesso Ministro ha del resto auspicato un lavoro congiunto sul tema, pur tenendo conto delle attuali compatibilità finanziarie.
            Riferisce indi che, a giudizio degli Uffici del Ministero, non possono esserci mutamenti rispetto a quanto valutato in occasione dell'approvazione del decreto-legge n. 95 del 2012 recante la "spending review", quando fu stimato che la questione investisse circa 3.565 docenti permanentemente inidonei, 800 docenti temporaneamente inidonei e 900 docenti titolari delle classi di concorso C999 e C555, con risparmi di spesa pari a euro 114,31 milioni nel 2013, 110,09 milioni nel 2014, 105,86 milioni nel 2015, 101,63 milioni nel 2016 e 97,41 milioni a decorrere dal 2017, in quanto le suddette cifre sono state inserite nei saldi di finanza pubblica. Pertanto, anche nel caso in cui il numero degli inidonei non fosse più quello a suo tempo comunicato dal Dipartimento per l'istruzione, occorrerebbe comunque trovare una copertura finanziaria corrispondente a quelle cifre. Ciò, sia nel caso di un'abrogazione della norma che dispone il transito dei suddetti docenti nel personale ATA, come prevedono i disegni di legge in titolo, sia nel caso che la normativa resti immutata ma il numero dei passaggi nei ruoli ATA risulti di fatto inferiore rispetto a quello preventivato.
Nell'affermare che la questione necessita a suo avviso di ulteriori verifiche, precisa poi che, quando il Ministro in sede di replica ha parlato di un costo inferiore dell'intervento, si riferiva esclusivamente alla categoria dei docenti permanentemente inidonei, sulla quale era stato richiesto un chiarimento nel corso del dibattito. Gli importi dianzi riferiti sono relativi invece alla copertura necessaria all'abrogazione dell'intera norma, che comprende anche i docenti temporaneamente inidonei e i docenti titolari delle classi di concorso C999 e C555.
            Il Sottosegretario fa presente poi che, per ora, alla mancata attuazione della norma si è data copertura con la clausola di salvaguardia di cui all'articolo 1, comma 621, lettera b), della legge n. 296 del 2006, nei fatti riducendo l'importo disponibile dei fondi di cui all'articolo 4, comma 82, della legge n. 183 del 2011 e di cui all'articolo 64, comma 9, del decreto-legge n. 112 del 2008. Al riguardo, precisa tuttavia che, ferma restando la necessità di verificare in quale misura detta copertura sia effettivamente disponibile nel corrente anno 2013, sicuramente non lo sarà più dal 1° gennaio 2014. A decorrere da quella data, infatti, il fondo di cui all'articolo 4, comma 82, della legge n. 183 del 2011 risulta azzerato per effetto della legge n. 228 del 2012 e l'ammontare di risorse residue nel fondo di cui all'articolo 64, comma 9, del decreto-legge n. 112 del 2008 potrebbe essere nullo, salva più favorevole certificazione a cura del Ministero dell'economia, in attuazione del contratto collettivo nazionale siglato in data 13 marzo 2013.
            Egli pone quindi in luce come, a decorrere dal 1° gennaio 2014 e forse già da quest'anno, la mancata attuazione della norma sugli inidonei o una sua abrogazione determineranno l'esigenza di trovare una copertura completa, pari alle somme dianzi indicate.

            La relatrice PUGLISI (PD) ringrazia il Sottosegretario non solo per i dati forniti ma anche, e soprattutto, per l'impegno ad approfondire ulteriormente la questione. Non può infatti a suo avviso essere trascurato il fatto che alcuni docenti, nell'ambito di quelli solo temporaneamente inidonei, sono tornati in servizio e che sarebbe comunque increscioso trasferire nei ruoli ATA docenti solo temporaneamente inidonei all'insegnamento contestualmente lasciando senza rinnovo del contratto gli attuali precari. Auspica pertanto una fattiva intesa fra Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Ministero dell'economia e delle finanze e Ministero del lavoro e delle politiche sociali onde risolvere definitivamente la questione. Nell'attesa, ritiene preferibile rinviare l'apertura della discussione generale.

            Conviene il senatore BOCCHINO (M5S), il quale sollecita tuttavia una più chiara presa di posizione da parte del Governo, a fronte di una dichiarata volontà comune a tutte le forze politiche di evitare il passaggio dei docenti inidonei nei ruoli ATA. Al di là della quantificazione delle unità di personale cui si riferirebbe la norma, certamente essenziale ai fini di una corretta copertura finanziaria, reputa infatti prioritario che il Governo chiarisca se intende risolvere positivamente la questione o meno.

            Si associa il senatore CENTINAIO (LN-Aut), il quale dichiara che il suo Gruppo non è disponibile ad accontentarsi di mere affermazioni di principio ed invoca una parola chiara da parte del Governo circa le sue intenzioni nei confronti dei docenti inidonei.

            Il presidente SIBILIA osserva che il Sottosegretario si è impegnato ad approfondire ulteriormente la questione.

            Riprende quindi la parola il sottosegretario TOCCAFONDI, il quale conferma che la questione dei docenti inidonei è senz'altro fra le priorità del Governo, come hanno dimostrato le dichiarazioni programmatiche del ministro Maria Chiara Carrozza e la sua replica agli intervenuti nel dibattito. La volontà del Governo di risolvere positivamente la vicenda è quindi fuori discussione. Se peraltro non è possibile dare concretamente seguito a tali affermazioni nell'immediato, ciò dipende dalla necessità di fare i conti con la difficile situazione di finanza pubblica e dalla conseguente esigenza di reperire un'adeguata copertura finanziaria. A tal fine, ribadisce la necessità di una previa quantificazione precisa.

            Il seguito dell'esame congiunto è rinviato.

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