giovedì 21 marzo 2013

Decreto attuativo - Incontro al MIUR del 21 marzo 2013


Comunicato SNALS 


Nel corso della specifica riunione di questa mattina, è stato consegnato il  testo del Decreto Interministeriale che, per ora, è stato firmato dal Ministro Profumo, ma non dal Ministro della F.P. e del MEF e, quindi, non è operativo (lo alleghiamo nella versione inviataci dal MIUR, in acrobat).
Da una prima lettura del testo risultano confermate le indicazioni che avevamo già comunicato in base alle quali avevamo commentato che si era aperto uno spiraglio di miglioramento, frutto dell’azione del sindacato che non è mai venuta meno e che continuerà perché non si può ritenere una soluzione equa e corretta neppure quella prospettata dal nuovo testo del D.I. Tra l’altro ci risulta che il MEF avrebbe ripensamenti in relazione, in particolare, sulla possibilità di fruire dell’istituto della dispensa.
Le modifiche introdotte rispetto al testo del primo D.I. si possono così sintetizzare:
Ø       i docenti delle classi C999 e C555 transiteranno direttamente in prima applicazione su posti di personale docente tecnico pratico per cui hanno titolo;
Ø       i docenti “inidonei” transiteranno su posti ATA solo nei limiti dei posti vacanti e disponibili, non anche in esubero, dopo le operazioni di mobilità di coloro che sono già in ruolo per le qualifiche interessate alla mobilità professionale;
Ø       sarà consentito di fruire di dispensa nel momento della mobilità professionale dal ruolo dei docenti a quello ATA  senza bisogno di alcuna visita medico collegiale oltre quella in base alla quale erano stati dichiarati “permanentemente inidonei”. Ovviamente di tale opportunità potrà fruire, a domanda, a seguito del provvedimento di mobilità coatta, solo chi è in possesso dei requisiti per il pensionamento per dispensa. Andranno, comunque, chiariti in maniera inequivocabile quali sono i requisiti contributivi necessari per fruire sia del pensionamento a domanda che della dispensa da parte di queste particolari categorie di personale.
Come detto in premessa, la soluzione prospettata, seppur migliorativa, non risolve il nodo di fondo che è quello di rispettare le professionalità del personale coinvolto, sia ITP, che di quello permanentemente inidoneo alla funzione docente e di non danneggiare il personale ATA che, in attesa di stabilizzazione, sta operando nelle qualifiche professionali coinvolte.

Lo SNALS-CONFSAL continuerà ad operare affinché il nuovo Governo e il nuovo Parlamento cancellino la norma a cui si sta cercando di dare attuazione e non disperdano le professionalità acquisite dal personale che opera da anni all’interno delle scuole individuando, ad esempio, nella logica dell’attuazione dell’organico di rete, specifiche figure professionali utili per la scuola consentendo così a questi colleghi di mantenere la qualifica di docenti anche se non nel rapporto diretto di docenza in classe con gli alunni.
Nel ribadire che, comunque, la norma di legge non è applicabile senza il Decreto Interministeriale previsto e, quindi, che per ora continuano ad essere vigenti le precedenti norme, lo SNALS-CONFSAL, qualora non si ottenga la modifica legislativa richiesta, valuterà tutti gli spazi praticabili di impugnativa giurisdizionale.

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