lunedì 26 novembre 2012

Abstract


                                                Sintesi delle relazioni





Maria Teresa De Nardis

Motivazioni per un convegno
Le biblioteche scolastiche, sono destinate a chiudere a causa della mobilità dei docenti fuori ruolo, stabilita dalla Finanziaria 2003.
Per evitare la dispersione di professionalità acquisite “sul campo”, i bibliotecari aderenti al CONBS hanno realizzato un libro bianco e un sito che si propongono  come  strumenti di informazione e autoformazione per facilitare il lavoro quotidiano e migliorare la qualità delle prestazioni.
I docenti utilizzati a tempo pieno nelle biblioteche scolastiche vogliono dimostrare quello che possono produrre, se messi in condizione di lavorare bene, dove per “lavorare bene” si deve intendere: continuità del posto di lavoro, strumenti efficaci, risorse economiche anche modeste, collaborazione con gli altri organi della scuola, rispetto per la loro figura professionale.



Paolo Odasso



Identità e compiti della Biblioteca scolastica
Il titolo del convegno richiama giustamente l’attenzione sulla non visibilità delle biblioteche scolastiche in Italia. È noto che le biblioteche scolastiche in Italia sono da sempre caratterizzate da una condizione di debolezza strutturale. È noto altresì che questa condizione non rappresenta un fatto episodico e transitorio. È invece il prodotto di una tradizione culturale della scuola del nostro paese da cui è difficile uscire fuori. Non riguarda infatti solo la sfera della decisione politica-amministrativa ma investe comportamenti ed abitudini profondamente radicati nell’agire di chi fa scuola. Fino a quando la storia culturale della scuola italiana sarà segnata dal prevalere di una particolare tradizione “pedagogica” - quella del primato assoluto dell’insegnamento sull’apprendimento - il ruolo della biblioteca scolastica sarà inevitabilmente soggetto a precarietà ed invisibilità. Solo se il modello trasmissivo del docente che fa lezione frontale ex-cathedra con l’autorità del manuale scolastico saprà coniugarsi ed arricchirsi con un modello di apprendimento nel quale il soggetto che impara è sollecitato a selezionare, valutare, rielaborare una pluralità di informazioni per costruire conoscenze e competenze per lui significative, solo se si aprono e moltiplicano prospettive di lavoro così caratterizzate il ruolo della biblioteca scolastica può essere valorizzato e il modello tradizionale della scuola-auditorium può integrarsi con quello più partecipativo della scuola-laboratorium.                  
La relazione partendo da questa consapevolezza vuole offrire alcuni spunti di riflessione su come la biblioteca-centro di documentazione scolastico – senza illusioni di facili ed immediate scorciatoie - possa tentare di guadagnare in Italia,  una maggior riconoscibilità e visibilità. Tre le possibili angolazioni a cui si suggerisce di guardare.
In primo luogo il fatto che essa sappia ragionare sulla sua specifica identità e ragion d’essere in relazione al più generale sistema bibliotecario. In secondo luogo il fatto che - in quanto “parte” di quel “tutto” che è la scuola, - essa sappia legarsi ai cambiamenti oggi in atto nella scuola italiana e possibilmente anche diventare uno dei principali motori dello stesso cambiamento. In terzo luogo il fatto che essa si impegni nei confronti dei soggetti con cui si relaziona (utenti, finanziatori, stakeholders ecc.) a certificare il “valore aggiunto” che essa può rappresentare circa la qualità dell’apprendimento e dell’insegnamento.



Manfredo Tortoreto




La Rete Bi.R.Ba
La rete Bi.r.ba (Biblioteche.ragazzi.bambini) ha lavorato in questi ultimi tre anni organizzando incontri di approfondimento professionale e progetti di promozione della lettura. I referenti delle 15 scuole milanesi della rete realizzano percorsi comuni di potenziamento e innovazione della propria offerta formativa e informativa, costruendo ambienti amichevoli e proposte culturali per tutti gli alunni/e. Nel corso dell’intervento al convegno saranno presentate le finalità della rete, le iniziative in corso, i progetti futuri e le aree di criticità. Saranno infine individuate, nelle attività e nelle finalità della biblioteca scolastica, una possibile realizzazione degli indirizzi europei sulla formazione del cittadino.


Lisa Palandri




"Libro / Specchio": intervista al Personaggio di un libro
  • Obiettivi della biblioteca scolastica / La promozione della lettura nella  biblioteca della scuola: strategie, non ricette / Aprire la biblioteca alle 'emozioni'
  • Il percorso "Libro/Specchio" / Simulazione di un'intervista al Personaggio di un libro


Loris Pellegrini

Le ho viste tutte
"Le ho viste tutte" perché di biblioteche scolastiche ne ho viste parecchie, "le ho viste tutte" perché, a proposito di biblioteche scolastiche, ne ho viste di tutti colori. Mi è dispiaciuto, a volte, raffreddare gli "eroici
furori" di qualche bibliotecario/a "fai da te" facendo presente che, purtroppo, con le sole buone intenzioni non si va da nessuna parte; mi sono arrabbiato, a volte, sentendo aulici discorsi sulle "magnifiche sorti e progressive" delle B.S. così lontani dalla realtà dei fatti che mi veniva voglia di mandare il relatore a quel paese, anzi meglio: a lottare contro colleghi, studenti e segretari.
"Le ho viste tutte" perché nel giro di vent'anni siamo passati dal catalogo cartaceo alla scheda virtuale, dalla schedatura personale alla schedatura partecipata, dalle competenzebiblioteconomiche a quelle informatiche; dai tasti della Olivetti ai link di Internet.
"Le ho viste tutte", infine, perché tutti parlano di "biblioteca scolastica" ponendo l'accento sulla prima parola mentre è la seconda che conta e tutti lo dimenticano parlando a sproposito. E la storia non è finita. Ne vedremo delle belle.


Cristina Grassi




Edith Stein: chi era costei
Viene presentato  un caso di ricerca svolto: “Edith Stein. Chi era costei?”con l’approccio tipico della cosiddetta “Case Based Instruction” in cui l’apprendimento è stimolato dall’analisi di casi concreti e lo studente  è  fortemente sollecitato alla  soluzione di problemi.
Nel percorso di indagine sono affrontati alcuni nodi fondamentali propri della metodologia di ricerca delle informazioni rivolta a studenti di scuola media superiore: formulazione delle domande guida, valutazione dell’informazione contenuta nei siti web, ricerca nei cataloghi on line, ridefinizione del campo d’indagine, selezione dei documenti reperiti .
Lo strumento utilizzato per presentare la ricerca è un libro elettronico che, grazie ai  vantaggi della consultazione ipertestuale, consente di simulare le varie fasi della ricerca attraverso pagine web salvate e inserite nel libro a titolo esemplificativo. In aggiunta  viene  offerta la possibilità di “uscire” dal testo per navigare su internet e poi rientrarvi a proprio piacimento.



Annelise Madia




Stage in biblioteca
Il bibliotecario scolastico è anche il facilitatore del percorso che lo studente di  propria iniziativa -leggendo, studiando, ricercando-  compie in biblioteca.
Molti bibliotecari scolastici hanno  sperimentato come sia possibile ascoltando e assecondando i desideri a volte confusi, informi dei ragazzi, far nascere iniziative originali  e significative sul piano didattico e formativo.
Presenterò l’esperienza di uno stage in biblioteca: come è nata l’iniziativa, come si è svolta, che valutazioni ne hanno dato i partecipanti e i docenti.



Gabriella Raffaele - Stefania Chiocchio

Dalla parte delle biblioteche scolastiche
La biblioteca del liceo è emersa da un lungo periodo di oblio e di abbandono, come forse molte altre...
Al nostro arrivo, cinque anni fa, il suo aspetto disadorno e la scarsa frequentazione, nonostante la buona volontà di qualche collega e di alcuni studenti, ci ha indotto ad impiegare tutte le nostre energie, non ultime quelle fisiche, per il lavoro di risistemazione.
Per questo convegno abbiamo scelto di non parlare noi , ma di lasciar parlare i nostri allievi ed ex allievi, questi ultimi, come vedrete, ancora molto presenti nonostante i loro impegni di studio.
Quanto sia stato gratificante il risultato del nostro impegno, lo lasciamo giudicare a voi.

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