mercoledì 28 giugno 2023

Ritardi nell'istituzione delle Commissioni INPS

Sulla mancata istituzione delle Commissioni INPS  al 1° Giugno il CONBS ha inviato ai Sindacati, per conoscenza e sollecito, la lettera che segue.

Alle OO.SS. 

Come è noto, il decreto-legge 21 giugno 2022, n. 7 , convertito con modificazioni nella L. 4 agosto 2022, n. 122 (in G.U. 19/08/2022, n. 193), ha soppresso le Commissioni mediche di verifica  “al fine di semplificare, razionalizzare e armonizzare le procedure di accertamento e di valutazione delle condizioni di invalidità, di disabilità, di inabilità e di inidoneità” , trasferendo tutte le funzioni da esse svolte all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS).

Tale operazione di “semplificazione”, invece, ha paradossalmente introdotto, per giugno e forse i mesi a venire, un’immediata paralisi per i casi in scadenza.

Infatti le sedi provinciali INPS, che al  1°/6/2023 sono subentrate alle CMV del MEF, tuttora non hanno creato le proprie commissioni, adducendo di non aver ricevuto alcuna disposizione in merito, al contrario di quanto affermato nel portale:

https://www.inps.it/it/it/inps-comunica/notizie/dettaglio-news-page.news.2023.05.commissioni-mediche-di-verifica-soppressione-e-trasferimento-a-inps.html.

 

Citiamo, quale esempio, la Direzione Regionale CML INPS di Cagliari che ha replicato, con risposta scritta ad una nostra aderente, che al momento non è stato emanato il decreto attuativo che consenta all'INPS di lavorare le pratiche.

 

Ne deriva che tutte le inidoneità temporanee con scadenza all’imminente 30/6/2023 (e probabilmente anche quelle con scadenze successive), per le quali è stata presentata da tempo domanda di nuova visita, resteranno -forse per mesi- alla libera ed estremamente varia interpretazione dei singoli Dirigenti scolastici, cosicché i docenti interessati o torneranno direttamente alla docenza senza una dichiarazione di idoneità -come è già successo- o resteranno in utilizzazione  senza un regolare contratto/decreto, oppure ancora dovranno utilizzare inutilmente la malattia.

 

Infatti nella maggioranza dei verbali la stessa C.M.V. aveva esplicitamente richiesto il controllo di idoneità a data stabilita: evidenziamo che soprattutto in tali numerosi casi non si può presumere una cessazione automatica della Inidoneità. Pertanto  i casi possibili sarebbero tre:

1. il Dirigente scolastico dispone personalmente il reintegro nell'insegnamento (con i rischi legati a mancata copertura certificativa);

2. il Dirigente scolastico prolunga l’utilizzazione in altri compiti senza un atto formale

3.  il Dirigente scolastico costringe l'inidoneo all'astensione per salute ("d'ufficio", ma anche in vari casi chiedendo al dipendente di presentare autonomamente domanda di malattia) e quasi sempre le assenze incidono sul periodo di comporto  (periodo massimo di conservazione del posto di lavoro) e sul conteggio ai fini delle decurtazioni di stipendio.

 

Tutto ciò è inammissibile: anche senza pensare a danni economici e   stress per il  personale coinvolto, richiamiamo l'attenzione sulla impreparazione dei Dirigenti scolastici a gestire tali situazioni.

 

Chiediamo pertanto che le OO.SS. in indirizzo  si attivino sollecitando i  Ministeri coinvolti -in particolare il Ministro dell'Istruzione- innanzitutto a predisporre tempestive proroghe  nonché a disporre  misure opportune per una gestione standard di qualsiasi scadenza in corso.

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