mercoledì 23 settembre 2020

Lettera del Conbs ai sindacati sulla situazione degli utilizzati in altri compiti

 Ci pervengono da più parti segnalazioni di docenti utilizzati in biblioteca che, a causa delle necessità logistiche dovute alle misure di prevenzione covid, si sono visti privati della loro postazione di lavoro e delle loro mansioni, sia perché la biblioteca è stata trasformata in aula, sia perché il locale è stato dichiarato inagibile per mancata sanificazione.

Questi colleghi si trovano “parcheggiati” in corridoio o in sala insegnanti, oppure sono costretti a ricorrere alla malattia e stare a casa per non soggiacere all'umiliazione di essere additati come nullafacenti, oltretutto per 6 ore giornaliere; alcuni sono stati demansionati a centralinisti.

 Smantellare le biblioteche è un grave danno al patrimonio culturale, come già evidenziato dalla  Società Italiana per lo Studio del Patrimonio Storico-Educativo – SIPSE , e  privare gli alunni delle loro biblioteche è un danno ancora più grande, checché ne dicano la viceministra dell’Istruzione ed altri esponenti politici.  Togliere la postazione di lavoro a un lavoratore e ridurlo all'inattività non sappiamo nemmeno come definirlo: prevaricazione, maltrattamento, disinteresse, malvagità?

E’ necessario che le OO.SS. si facciano carico dei docenti utilizzati in altri compiti che, in questo periodo, vedono precarizzato  il loro status anche su altri fronti:

Le visite di controllo delle CMV sono sospese o procrastinate, le Commissioni stesse non rispondono alle richieste di docenti e DS, creando situazioni indefinite e ambigue nelle inidoneità temporanee

Lo stato di “fragilità” è stato regolamentato senza tener conto della peculiarità di tali lavoratori che spesso si trovano al limite del periodo di comporto; i Dirigenti scolastici non sono sempre propensi a concedere il “lavoro agile”

In talune regioni ai docenti inidonei in modo permanente vengono fatti contratti di utilizzazione ANNUALI e specialmente quest’anno ci sono stati ritardi e disguidi.

Bisogna che il Ministero dia disposizioni chiare e univoche  riguardo a una categoria di dipendenti che ogni anno che passa assiste a un peggioramento delle sue condizioni lavorative.


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