martedì 12 marzo 2019

Convegno Strategie digitali per la scuola - ​ Tavola rotonda Quanto valgono le biblioteche scolastiche?

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Giovedì 14 marzo, dalle 9.30 alle 18
Fondazione Stelline
Corso Magenta 61 Milano

Il digitale a scuola – nelle molteplici accezioni di questa espressione – non è e non può essere considerato un’opzione nel nostro paese. Il lavoro svolto negli ultimi anni dal MIUR con il Piano Nazionale Scuola Digitale richiede ora di essere stabilizzato e tradotto in strategie valide oltre il breve termine.
Il convegno “Strategie digitali per la scuola” proverà a proporre alcune strategie chiave di azione in alcuni ambiti esemplificativi: le biblioteche scolastiche, il coding, l'uso e la curation di contenuti in rete, l'editoria scolastica digitale, la ricerca sull'innovazione didattica.


Programma

Convegno "Strategie digitali per la scuola"
9.30 - 13.00

Introduce e coordina
EDOARDO BARBIERI, Direttore dei Master Professione Editoria e Booktelling dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
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PIER CESARE RIVOLTELLA, Education Technology, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
Costruire conoscenza con la tecnologia a scuola
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LUIGI CATALANI , Coordinatore nazionale di Wikimedia Italia per la didattica
I progetti Wikimedia per le scuole
I progetti Wikimedia sono strumenti liberi, partecipati e pronti per essere utilizzati dagli studenti delle scuole. Già tanti docenti li hanno inseriti nella propria attività didattica per favorire lo sviluppo di competenze informative digitali, di pratiche di apprendimento attraverso il fare (learning by doing) e del pensiero critico inteso come approccio maturo e consapevole alla complessità dell'ecosistema informativo contemporaneo. Nell'intervento saranno illustrate le metodologie wiki applicabili in classe e nella biblioteca scolastica per la costruzione collaborativa di risorse educative aperte (voci enciclopediche, antologie di opere in pubblico dominio, manuali disciplinari o tematici) in italiano o in altre lingue.
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GIULIO BLASI E PAOLA PALA, MLOL Scuola
Biblioteche scolastiche digitali. Un nuovo paradigma per l'accesso ai contenuti digitali a scuola
La diffusione delle biblioteche digitali sta cambiando rapidamente le modalità di costituzione di biblioteche scolastiche in Italia e all'estero. Attraverso un'analisi di dati relativi alla realtà italiana e di altri paesi, questo intervento mostra come il digitale e in particolare l'e-lending e la distribuzione di contenuti open-access siano un'opportunità per la soluzione di alcune delle carenze storiche del sistema bibliotecario scolastico italiano.
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FRANCESCO LEONETTI, Formatore, informatico, sviluppatore di software
Basta digitale! (non se ne può più, non così)
È da oltre 30 anni che si parla di introdurre l'informatica, oggi si dice: "digitale", a scuola. Non sta funzionando, è evidente. Perché? Dove abbiamo sbagliato? Come dovrebbe essere introdotto il digitale a scuola per averne senso ed efficacia? Condividiamo alcune riflessioni non dando nulla per scontato e provando a ribaltare l'approccio.
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ALESSANDRO BOGLIOLO, Università degli studi Carlo Bo di Urbino
Siamo tutti nativi digitali
L'aggettivo "digitale" viene spesso utilizzato come sinonimo di computerizzato e attribuito a ciò che percepiamo come innaturale e distante dalla nostra natura umana. Vale la pena di analizzarne il significato per ripristinare il giusto rapporto tra umanità e tecnologia.


13.00 - 14.00
Pausa lavori e proiezione del filmato "Percorsi (reali e virtuali) nella Milano Letteraria”, nel quale Federico Pianzola illustra il progetto che abbina la realtà virtuale alla letteratura per una fruizione innovativa ed emozionale del testo letterario. Verrà data dimostrazione della potenzialità esperienziale derivante dall'abbinamento di contenuti video a testi letterari, grazie all'uso di visori per la realtà virtuale.


14.00 - 18.00

Coordina
MAURIZIO CAMINITO, Presidente Associazione Forum del libro
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GINO RONCAGLIA, Università della Tuscia
Terzi spazi nella scuola
Il tema delle biblioteche come terzi spazi è ben presente nel dibattito sulle biblioteche di pubblica lettura. In forma in parte diversa, però, il concetto di terzo spazio si applica anche alle biblioteche scolastiche, e può aiutare a sviluppare e articolare meglio la discussione sull'innovazione nel mondo della scuola. La scuola italiana è infatti organizzata principalmente attorno a spazi e tempi legati da un lato al gruppo classe (nelle nostre scuole le aule di classe sono il ‘primo spazio’ per eccellenza) dall'altro alle discipline (aule disciplinari, e organizzazione dei tempi legata quasi esclusivamente alle discipline). I ‘terzi spazi’ (e i ‘terzi tempi’), quelli capaci di spezzare sia il gruppo classe sia le rigide suddivisioni e barriere disciplinari favorendo un lavoro trasversale legato alla socializzazione e agli interessi specifici degli studenti, sono pochi e male organizzati. Eppure molte esperienze estere ci dicono che i terzi spazi – biblioteca scolastica, ma anche spazi di mensa e caffetteria, aree verdi e ricreative, impianti sportivi… – sono essenziali per il successo formativo, contribuendo in maniera determinante ad aumentare l'attrattività della scuola per le studentesse e gli studenti che la frequentano. Concepire la biblioteca scolastica come ‘terzo spazio’, in questa particolare accezione del termine, richiede un ripensamento sia di alcune delle attività che vi vengono svolte, incluse quelle legate al digitale, sia della sua organizzazione e delle sue attrezzature.
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MARIA VITTORIA ALFIERI, docente di Editoria scolastica digitale del Master Professione Editoria dell'Università Cattolica
La didattica “attuale" nell'era del making
Riflessioni, contenuti e strumenti per una scuola a prova di generazione smartphone
Quante volte al giorno utilizziamo la parola “digitale”? E soprattutto che cosa significa “digitale” per gli studenti della generazione smartphone?
Tutti noi, chi più chi meno, abbiamo cambiato le nostre abitudini e in molti casi migliorato la qualità della vita grazie alla tecnologia. Una vera e propria opportunità non solo per la gestione del quotidiano, ma anche per il mondo della scuola, chiamato a formare generazioni di studenti che vivono immersi in una grande bolla in cui non c’è più distinzione tra mondo analogico e mondo virtuale. Una bolla in cui fluttuano velocemente e si sentono a proprio agio ma che non conoscono come dovrebbero, di cui non percepiscono, o percepiscono solo in parte, opportunità e limiti.
Dunque, come aiutarli? Come cogliere l’opportunità “digitale” per creare conoscenza e consapevolezza? Come sfruttare al meglio la ricchezza del mare magnum del web per mettere in pratica una didattica “attuale” che parla la lingua dei ragazzi? Quali contenuti e quali strumenti utilizzare per realizzare “costruzioni” didattiche di qualità?
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FABIO FERRI, Responsabile delle Attività multimediali, Mondadori Education e Rizzoli Education
L'education non è uno sport da spettatori
Una casa editrice è una creatura complessa che ospita due anime: quella di un’azienda e quella di un’agenzia culturale. La forza di quest’ultima è tanto più visibile in chi si trovi a lavorare con la Scuola che, per dirla con le luminose parole di Piero Calamandrei, è «un organo vitale della democrazia come noi la concepiamo».
Proveremo dunque a raccontare come un editore scolastico raccoglie le sfide del presente e prova a vincerle, insieme a docenti e studenti. E, in questo racconto, un ruolo di rilievo lo ricopre il digitale, inteso non solo come contenuti e app… Costruire conoscenza e crescere cittadini è sì una questione di risorse e strumenti, ma forse — e soprattutto — è una questione di metodi.
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LUIGI D'ALONZO, Cedisma, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano
Inclusione, differenziazione didattica e strategie digitali
L’esigenza che si assumano competenze didattiche specifiche volte a soddisfare i bisogni particolari degli allievi è da sempre una meta imprescindibile dell’azione educativa e didattica, ma al giorno d’oggi questo aspetto assume un’importanza decisiva in quanto nei nostri contesti educativi e didattici, nelle nostre agenzie formative, nelle nostre scuole stanno esplodendo le problematiche personali. La complessità di una vita odierna sempre più difficile sollecita i bambini e i ragazzi a vivere con particolare spontaneità le loro esperienze presentando, senza imbarazzo, le proprie difficoltà, i propri dolori, le proprie necessità. La didattica speciale, la differenziazione didattica, le strategie digitali sono indispensabili per soddisfare questi bisogni.
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ELISA MOLINARI, Fondazione LIA
Le potenzialità della lettura digitale accessibile
L’accessibilità dei prodotti editoriali per le persone con disabilità visive è un tema che negli ultimi anni è diventato sempre più rilevante per il mondo dell’editoria. L’intervento illustrerà il lavoro svolto da Fondazione LIA – Libri Italiani Accessibili in questi anni, il catalogo di e-book accessibili realizzati secondo il principio del Born Accessible, i progetti di formazione e di ricerca in corso.


Tavola rotonda Quanto valgono le biblioteche scolastiche?

​Coordina
MAURIZIO CAMINITO

​Intervengono

​FABIO VENUDA, Coordinatore Commissione Nazionale  Biblioteche Scolastiche dell’AIB
CARLA IDA SALVIATI, Saggista e studiosa di editoria
RITA MARZOLI, Responsabile Biblioteca e Centro di documentazione INVALSI
ANGELO BARDINI, Ambassador INDIRE

Nella tavola rotonda si discuterà di come valorizzare le biblioteche scolastiche, di educazione alla lettura dei pre-adolescenti tra antologie e biblioteche, di relazione tra biblioteca scolastica e rendimento degli studenti con basso background socio-economico e culturale, di nuovi modelli di biblioteca scolastica aperta.


Il convegno rientra nelle iniziative di formazione e aggiornamento del personale della scuola organizzate dall'Università Cattolica, in quanto Soggetto qualificato dal MIUR ai sensi della Direttiva n. 170 del 21/03/2016.
La partecipazione dà luogo agli effetti giuridici ed economici previsti dalla normativa vigente (nota MIUR n. 2915 del 15/09/2016).

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