martedì 22 novembre 2016

BONUS 2016/2017 - Carta del docente anche agli utilizzati in altri compiti

L’informativa ai sindacati sulle novità di utilizzo della card.

Si è tenuto il 21 novembre al MIUR un incontro sull'attuazione della Carta del docente per l’anno scolastico 2016/2017.


La Card, come è noto, è finalizzata a sostenere le spese individuali di aggiornamento e formazione negli ambiti e secondo le modalità previste dalla legge 107/15.
È in corso di perfezionamento un nuovo DPCM che  avrà il compito di disciplinare la fruibilità da parte dei destinatari interessati.

La card verrà “assegnata” a tutti i docenti con contratto a tempo indeterminato, compresi i docenti in formazione neo-immessi, i docenti inidonei, in comando/distacco/fuori ruolo, i docenti delle scuole italiane all'estero e quelli delle scuole militari.
Non sono stati inclusi gli educatori, nonostante la sentenza favorevole del TAR Lazio a seguito del ricorso presentato dai sindacati scuola.

Dal 28 novembre e poi a seguire, gli enti/esercenti/siti intermediari possono registrarsi su apposita piattaforma, indicando in quale ambito inseriscono i prodotti/servizi in vendita; l’elenco viene quindi progressivamente aggiornato offrendo un campo sempre più alto di opportunità.
Al di fuori di questo circuito non si rende disponibile effettuare alcuna spesa col sistema della Card.

Il docente visualizza il proprio “borsellino elettronico”, prenota il buono equivalente all'acquisto da effettuare che genera un codice (o un barcode) spendibile in formato cartaceo o da smartphone, e controlla il saldo disponibile dopo gli acquisti con una serie di operazioni pressoché istantanee e, a detta dell’amministrazione, anche molto semplici.

C'è  un'altra novità: a differenza di quanto affermato fino ad ora dal Miur, le somme non spese risultano cumulabili negli anni successivi. Questo significa che il docente che non ha speso interamente la cifra dell’anno scolastico 2015/2016 la potrà spendere entro il 31 agosto 2017 (da rendicontare con le vecchie modalità): si tratta, indubbiamente, di un’opportunità per diversi docenti, che non avendo speso la quota annuale nel corso del passato anno scolastico, o avendone spesa solo una parte, ora si trovano a disposizione un “tesoretto” che varia tra i 500 e i 1.000 euro.

Il  commento della FlcCgil

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