lunedì 18 luglio 2016

Contratti in scadenza - Lettera ai sindacati

A diversi colleghi -già inidonei in maniera permanente alla data del 2013- a seguito della tornata di visite obbligatorie del 2013-14, è stato imposto un contratto "a termine", con scadenza al 31.8.2016 "nelle more della mobilità". Mentre per gli altri il problema della continuità dell'utilizzazione non si pone, questi colleghi rischiano di ritrovarsi senza contratto il 1° settembre, con possibili sgradevoli conseguenze.
Il Conbs ha scritto ai sindacati la lettera che segue.



Alle OO.SS. in indirizzo

E' ormai prossima la scadenza del 31 Agosto imposta dalla L.128/2013 alle utilizzazioni dei docenti inidonei permanentemente all'insegnamento per le iniziative di cui all'art. 7 del  D.L. 12/9/2013 n.104, nelle more dell’applicazione della mobilità intercompartimentale.
A tutt'oggi tale mobilità non è stata realizzata, anzi la nota Miur n.15740 del 28/10/2015  farebbe ritenere che essa non si attuerà per tutto il 2016, essendo prioritaria la mobilità dei dipendenti della Province.
Tuttavia siamo a conoscenza del fatto che ad alcuni colleghi, già inidonei in maniera permanente nel 2013, mandati a visita secondo il disposto della L.128/2013 e in sede di controllo confermati tali, è stato fatto firmare -pur in assenza di una effettiva disposizione ministeriale- un NUOVO contratto con SCADENZA 31.8.2016 "nelle more dell'applicazione della mobilità intercompartimentale". Si valuti che in qualche contratto è riportata addirittura la dicitura "entro e non oltre l'a.s. 2015/16".
Gli interessati e i relativi Dirigenti si stanno domandando adesso come ci si debba comportare il 1° settembre, con contratto scaduto e in presunta assenza di copertura assicurativa.
A nostro parere la disciplina transitoria della citata L.128 dovrebbe trovare applicazione ultrattiva, tuttavia sarebbero necessari specifici chiarimenti da parte dell'Amministrazione.
Ma soprattutto richiamiamo la Vostra attenzione sulla eccessiva iniziativa gestionale ed interpretativa a livello "locale":  non si possono infatti, a nostro avviso, modificare sostanzialmente, e in modo difforme sul territorio nazionale, gli aspetti fondamentali dello stato giuridico di lavoratori solo "più sfortunati" degli altri.
Di conseguenza insistiamo anche perché facciate presente al MIUR la notevole disparità di trattamento attuata da USR e USP vari (forse per una sorta di "iniziativa imprenditoriale"). E' una situazione inaccettabile di macroscopica diseguaglianza tra lavoratori di pari condizioni.
Ciò oltretutto rischia di provocare notevoli contenziosi.

Riteniamo pertanto che Codeste Organizzazioni debbano farsi interpreti di questa situazione di incertezza lavorativa e sollecitare il Ministero ad emettere almeno una proroga della scadenza, fornendo precise istruzioni agli organi periferici.
Nel frattempo Vi chiediamo qual è la vostra opinione in proposito e cosa dobbiamo rispondere ai nostri aderenti che ci chiedono indicazioni, preoccupati.

Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici

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