martedì 27 gennaio 2015

Mobilità: poche chance per i docenti inidonei

Mobilità intercompartimentale al via, ma per i docenti inidonei le chance sono poche
I profili professionali messi a disposizione fanno molta selezione

 di Franco Bastianini
ItaliaOggi AZIENDA SCUOLA del 27/1/2015



Con un avviso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 20 gennaio 2015, il ministro della pubblica amministrazione, Marianna Madia, ha dato il via alla stagione della mobilità intercompartimentale, istituto giuridico introdotto nella legislazione italiana del lavoro dall'art.30 dal decreto legislativo n. 165/2001. La predetta norma consente alle amministrazioni pubbliche, soggette a regime di limitazioni delle assunzioni di personale a tempo indeterminato, di ricoprire posti vacanti in organico mediante passaggio diretto di dipendenti appartenenti a una qualifica corrispondente in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento, previo assenso dell'amministrazione di appartenenza.

Una mobilità intercompartimentale attesa, in particolare, da alcune migliaia di docenti collocati fuori ruolo perché dichiarati, per motivi di salute, inidonei alla funzione ma idonei allo svolgimento di altri compiti e sui quali penderà, a partire dall'inizio dell'anno scolastico 2016/2017 la spada di Damocle o di un trasferimento coatto nei ruoli del personale Ata o, se non dovessero accettare il trasferimento, prima il collocamento in mobilità e successivamente la risoluzione coatta del rapporto di lavoro.

La procedura di mobilità volontaria esterna indetta con l'avviso pubblicato in Gazzetta Ufficiale riguarda la copertura di 1.031 posti a tempo pieno e indeterminato vacanti presso alcuni uffici giudiziari del Ministero della Giustizia. Dei posti indicati nell'allegato A, 88 sono di direttore amministrativo, 739 di funzionario giudiziario, 8 di funzionario contabile, 29 di cancelliere, 7 di assistente informativo e 160 di assistente giudiziario

Nell'avviso vengono anche indicati i requisiti di ammissione per partecipare alla procedura di mobilità (essere dipendente di ruolo in una amministrazione pubblica e appartenere ad area e profilo professionale corrispondente a quello per il quale si intende proporre domanda di trasferimento) e i titoli richiesti per ciascuno dei predetti profili professionali.

Viene fissato al 6 marzo 2015 il termine entro il quale sarà possibile presentare la domanda di trasferimento e indicato le modalità di presentazione della domanda ( consegna diretta al Ministero di Giustizia, via Arenula n. 70- Roma o spedizione a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento o invio all'indirizzo di posta elettronica certificata(PEC): mobilitagiustizia.dog@giustiziacert.it.

Incerta la partecipazione alla procedura dei docenti inidonei e del personale scolastico appartenente a un profilo o ruolo in esubero.

Si tratta dei docenti inidonei alla funzione per motivi di salute, che hanno rifiutato il passaggio nei ruoli del personale Ata e che sono in attesa di partecipare alla mobilità intercompartimentale. I dubbi nascono principalmente dal prendere atto che il comparto scuola, non essendo soggetto al blocco delle assunzioni, non avrebbe il principale requisito richiesto dall'art. 30 del decreto legislativo n. 165/2001.

Ma se pur fosse possibile superato tale scoglio, la specificità dei profili professionali dei posti da coprire ridurrebbe al minimo il numero dei docenti inidonei che potrebbero fare valere i titoli richiesti per essere ammessi alla procedura. Altrettanto preoccupate sembrano essere le organizzazioni sindacali che chiedono chiarimenti sia al Ministro dell'Istruzione che a quello della Giustizia riguardo alla possibilità di partecipazione tanto dei docenti inidonei quanto del personale scolastico appartenente a un profilo professionale dichiarato in esubero. In attesa dei chiarimenti, i docenti e l'altro personale della scuola interessato sono stati invitati, comunque, a presentare la domanda.

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