A seguito dell’emanazione della Circolare MIUR 13000 stiamo
assistendo a (prevedibili) differenze nella condotta dei vari
UST: c’è quello che decide di procedere con il pressante invito a
firmare "uno dei due modelli allegati", imponendo al docente una
scelta a brevissimo termine, e quello che si riserva di procedere
all'attuazione del "dettato" quando ne saranno più chiari i
termini. Ciò non può che facilitare errori "applicativi" ed
eventuali disparità di trattamento fra i dipendenti.
Detto questo ci domandiamo che senso abbia una circolare che
procede ad "attuare" un decreto interministeriale che
però -si avvisa- è "in corso di perfezionamento".
Lamentiamo poi come paia illegittima, in quanto lesiva
di diritti esistenti, la sottoscrizione del modello B:
la richiesta al dipendente di scegliere attivamente
(sottoscrivere) una previsione di cambiamento parrebbe una pretesa
di rinuncia spontanea a propri diritti.
L’illegittimità pare confermata dalla seguente contraddittorietà
che emerge con la L. 128/2013 laddove questa recita al comma 6
(applicabile al comma 7): Al personale ... dichiarato ...
permanentemente inidoneo alla propria funzione per motivi di
salute ... si applica, anche in corso d'anno scolastico, la
procedura di cui ... con conseguente assunzione, su istanza di
parte, ... della qualifica di assistente amministrativo o
tecnico ovvero, in assenza di istanza o in
ipotesi di istanza non accolta per carenza di posti disponibili,
applicazione obbligatoria della mobilità
intercompartimentale...
In altre parole per accedere alla mobilità intercompartimentale
non c'è alcuna necessità di presentare preventiva domanda.
La pretesa appare lesiva perché, oltre a dover chiedere
l’esenzione dalla visita di controllo -come è indicato dalla
legge- il docente dovrebbe chiedere (di sua spontanea volontà) di
essere utilizzato anche "per le iniziative di cui
all'art. 7 del Decreto-Legge 104 o per ulteriori iniziative per
la prevenzione della dispersione scolastica ovvero per attività
culturali e di supporto alla didattica, anche in reti di
istituzioni scolastiche". Ciò facendo il docente
praticamente dichiarerebbe di scegliere in cambio o in aggiunta
all'attuale utilizzazione (non si capisce!) mansioni al momento
non chiare e per assolvere le quali forse potrebbe necessitare una
visita di idoneità, qualora si torni al rapporto frontale con lo
studente.
In definitiva la sottoscrizione del modello B può venire
interpretata come una liberatoria richiesta al dipendente per
poter procedere ad un cambio di status di cui però non
sono CHIARAMENTE delineati gli sviluppi al momento della
firma-accettazione.
Inoltre non è ben chiaro cosa dovrebbe fare chi è attualmente
utilizzato presso gli UST.
Ravvisiamo inoltre che per accelerare l’iter il Miur prova ad
ignorare gli interrogativi sorti sulle funzioni del rappresentante
Miur all'interno delle CMV: delega, in pratica, la gestione della
questione alla deontologia di ogni singola CMV, inducendo quindi
possibili soluzioni differenziate, senza chiarire compiti e limiti
del rappresentante. E’ possibile che si assista, perciò, una
giungla procedurale passibile di introdurre un vulnus sul
piano della privacy, dato che il datore di lavoro non ha
finora accesso alle diagnosi. (Art. 8 della L. 300/1970 -
Statuto dei lavoratori; Codice in materia di protezione dei dati
personali - D. lg.ivo n. 196/2003; Linee guida in materia di
trattamento di dati personali di lavoratori per finalità di
gestione del rapporto di lavoro alle dipendenze di datori di
lavoro privati - Deliberazione n. 53/2006).
Per quanto riguarda lo schema di decreto interministeriale, ci
riserviamo di evidenziare in altro momento le carenze a noi
risultanti.
Riteniamo infatti prioritaria un'azione delle OO.SS. nei
confronti della C.M. 13000 e della sua attuazione a livello
locale.
I docenti utilizzati in altri compiti aderenti al
Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici
http://conbs.blogspot.it/
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