venerdì 9 agosto 2013

RISOLUZIONE CAMERA - Commenti

Le opinioni di OrizzonteScuola e Tecnica della Scuola


Docenti inidonei. Camera si rimette nelle mani del Governo

OS - Ieri, durante una riunione congiunta della VII e XI commissione alla Camera, è stata approvata una risoluzione che, senza chiedere la cancellazione della norma di transito nei ruoli ATA nella spending review, chiede al Governo un intervento per i docenti idonei ad altri compiti.

La risoluzione è una somma di 5 risoluzioni, presentate in modo trasversale dai vari partiti politici. IN essa si chiede al Governo di "valutare, attraverso un confronto con le parti coinvolte, prima dell'emanazione del decreto ministeriale attuativo del comma 15 dell'articolo 14 del decreto-legge n. 95 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 135 del 2012, tutte le iniziative, anche di carattere normativo, volte ad individuare le migliori soluzioni per l'utilizzo e la piena valorizzazione professionale del personale docente dichiarato inidoneo e degli insegnanti tecnico pratici, che assicurino anche piena e corretta funzionalità del servizio scolastico."

Quindi, non la cancellazione della norma di transito dei docenti inidonei, ma un intervento del governo perché, dando seguito alla norma, nei individui il miglior "utilizzo e piena valorizzazione professionale"

Quali le motivazioni di fondo? Perché l'utilizzo nelle segreterie non rappresenta una soluzione accettabile secondo la risoluzione?

    perché gli standard di funzionalità di tutti gli uffici scolastici saranno compromessi dalla diminuzione di personale formato ed esperto nelle procedure amministrative, finanziarie e organizzative gestite dalle scuole
    perché i dipendenti affetti da gravi patologie, fisiche e o psichiche che siano, necessiteranno di soventi visite mediche, o potrebbero incorrere in aggravamenti delle proprie condizioni di salute, essendo costretti ad assentarsi frequentemente per le cure, circostanza che costringerebbe l'istituzione scolastica a ricorrere nuovamente a figure supplenti, con un'ulteriore penalizzazione del servizio scolastico per alunni, docenti e operatori del settore tutti
    perché l'adozione del decreto interministeriale non potrà che essere foriera di conseguenze nefaste sui piani dell'offerta formativa (POF) delle singole istituzioni scolastiche, le quali, evidentemente, non potranno più vantare, tra l'altro, la possibilità di offrire i servizi di biblioteca ed organizzazione di conferenze, attualmente gestiti dalla maggior parte dei docenti inidonei, nonché delle cosiddette funzioni strumentali, ovvero delle esercitazioni di laboratorio, attualmente gestite dagli insegnanti tecnico pratici (ITP) delle classi di concorso citate;
    perché il personale ATA precario rischia di vedere vanificata la propria aspirazione ad un adeguato riconoscimento della professionalità a causa dell'occupazione di tutti i posti vacanti e disponibili da parte del personale transitato da altri ruoli

La domanda che ci poniamo è, dunque: basteranno queste argomentazioni per modificare il destino dei docenti idonei ad altri compiti e ITP?


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DOCENTI INIDONEI: GARANTIRE LE PROFESSIONALITÀ
di R.P.
TdS
08/08/2013

La richiesta arriva dai deputati delle Commissioni Cultura e Lavoro. Adesso tocca al Ministro predisporre il decreto applicativo. Ma le disposizioni della spending review restano.
Importante riunione congiunta delle Commissioni Cultura e Lavoro della Camera per affrontare il nodo dei docenti inidonei.
L’incontro ha avuto luogo nel pomeriggio dell’8 agosto e si è concluso con l’adozione di una risoluzione approvata da tutti i gruppi.
Il documento rappresenta la sintesi di 5 risoluzioni diverse presentate a suo tempo dalle diverse forze politiche.
In concreto le Commissioni impegnano il Governo “a valutare, attraverso un confronto con le parti coinvolte, prima dell'emanazione del decreto ministeriale attuativo del comma 15 dell'articolo 14 del decreto-legge n. 95 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 135 del 2012, tutte le iniziative, anche di carattere normativo, volte ad individuare le migliori soluzioni per l'utilizzo e la piena valorizzazione professionale del personale docente dichiarato inidoneo e degli insegnanti tecnico pratici, che assicurino anche piena e corretta funzionalità del servizio scolastico”.
In altre parole i parlamentari delle due Commissioni non chiedono la modifica della norma contenuta nella “spending review” dello scorso anno ma più semplicemente vogliono che il Governo, nel dare via libera al decreto attuativo, si preoccupi di adottare le migliori soluzioni possibili per valorizzare la professionalità del personale inidoneo.
Quest’anno non c’è stato nessun decreto e il personale inidoneo non è stato trasferito nei ruoli Ata; i maggiori costi sono stati coperti ricorrendo ai risparmi di sistema derivanti dai tagli agli organici.
Difficile prevedere cosa accadrà nelle prossime settimane, ma appare ormai certo che la norma non verrà né cancellata né modificata. Si tratta di capire in che modo il Ministro potrà concretamente operare per rispettare le indicazioni del Parlamento.


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