sabato 1 giugno 2013

Commissioni mediche e verbali (lettera ai sindacati)

Da diverso tempo riceviamo segnalazioni dai nostri aderenti di verbali di idoneità/inidoneità generici o non rispondenti allo specifico lavorativo degli insegnanti. Un esempio ne è il seguente.





Abbiamo scritto ai Sindacati affinché si faccia chiarezza una volta per tutte.


Alle OO.SS in indirizzo

Abbiamo da tempo segnalato i disguidi che si verificano in tutta Italia tra le CMV/Commissioni di II istanza e gli UST, in riferimento ai verbali delle visite di idoneità/inidoneità.
Quello che alleghiamo è il verbale rilasciato a una nostra aderente (depurato dai dati sensibili, ma possiamo fornire l'originale). Esso ha provocato l'ennesimo malinteso sul diritto o meno della nostra collega alla dispensa.

Facciamo rilevare che le diciture esatte per ottenere la dispensa (prima del DPR 171) erano, a norma di legge e di contratto:

- Inidoneità fisica assoluta e permanente a svolgere qualsiasi proficuo lavoro (Art.17 cc.3-4 CCNL 2007)
- Inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa  (Legge 335/95)

Con l'entrata in vigore del DPR 171/2011 le diciture sono diventate:

- Inidoneità permanente assoluta  (DPR 171/2011)
- Inabilità assoluta e permanente a qualsiasi attività lavorativa  (Legge 335/95)

Pertanto a nostro parere nei verbali dovrebbero essere riportate queste (e solo queste...) espressioni standard, oltre al riferimento normativo.
Le Commissioni troveranno senz'altro pratico l'utilizzo di moduli validi per la maggior parte delle situazioni lavorative.  Tuttavia va notato che la categoria del personale docente è assai numerosa e quindi non sarebbe da considerarsi  una fastidiosa e marginale eccezione.
Le Commissioni  purtroppo spesso si limitano a diciture GENERICHE, evitando le locuzioni ufficiali, e nemmeno riportano precisi riferimenti di legge (nel caso esemplificato:  nemmeno nella casella delle note).
Tale approssimazione inevitabilmente va a generare ovvie e indiscutibili perplessità nelle Amministrazioni di riferimento, che non si sentono a tal punto completamente garantite su una inequivocabile applicazione della legge.
Non parliamo poi dello stress e dispendio di tempo/denaro che incombe sulla persona ammalata, destinataria del procedimento.

Chiediamo che le OO.SS. facciano i dovuti passi presso le Commissioni mediche e presso i Ministeri coinvolti affinché si ponga fine a questa giungla di verbali fantasiosi e si arrivi ad utilizzare un modulario corretto e univoco su tutto il territorio nazionale.
Non è tollerabile che chi è malato e costretto a lasciare il lavoro debba anche sottoporsi a queste inutili tensioni burocratiche.

Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici

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