sabato 1 giugno 2013

Lettera del CONBS al neo-Ministro dell'Istruzione


Egregia Ministra,
abbiamo apprezzato le Sue dichiarazioni riguardo alla Scuola, perciò confidiamo che vorrà ascoltare le nostre istanze.
Il Conbs - Coordinamento nazionale bibliotecari scolastici- dal 2003 collega e rappresenta, su tutto il territorio nazionale, i docenti inidonei all'insegnamento per gravi motivi di salute e utilizzati prevalentemente nelle biblioteche scolastiche. Essi sono stati più volte presi di mira dai tagli governativi e sono oggetto, dal luglio 2012 dei rigori della spending review che li vuole far transitare nei ruoli amministrativi e tecnici, con perdita dello status di insegnanti, azzeramento delle competenze pregresse e necessità, per docenti anziani, di crearsi una professionalità ex novo.
Il Suo predecessore ha già firmato il decreto attuativo, poi girato alla ratifica dei Ministri dell'Economia e della Funzione pubblica.
C’è da rimanere confusi circa l'iter, ibrido fra due legislature, che il decreto dovrebbe seguire a causa dell’avvicendamento di Governo, tuttavia Le chiediamo di adoperarsi affinché venga almeno fermato.
Dal decreto dipendono la salute e la vita di oltre 3000 persone (per non parlare degli altrettanti Ata precari conseguentemente “espulsi”), perciò ci auguriamo che vengano fatti i passi necessari per cancellare del tutto una norma ingiusta e inumana anche attraverso il necessario confronto sindacale, finora eluso.
Di seguito alleghiamo una scheda illustrativa.
Siamo disponibili ad ogni approfondimento, anche di persona.
I nostri rispetti e auguri di buon lavoro
Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici
30.4.2013




CHI SONO E COSA FANNO I DOCENTI INIDONEI
ALL’INSEGNAMENTO PER MOTIVI DI SALUTE


Secondo i dati aggiornati all’11 marzo 2013 i docenti fuori ruolo per motivi di salute e utilizzati in altri compiti  risultano essere 3084, a cui bisogna aggiungere un certo numero (500?) di inidonei temporanei.
Secondo il DL 95 di Luglio 2012 (Spending review), convertito in Legge n. 135/2012, essi devono forzosamente passare nei ruoli di Assistente Amministrativo (segreterie delle scuole) o Assistente tecnico.


CHE COS’E’ L’UTILIZZAZIONE IN ALTRI COMPITI

L’utilizzazione in altri compiti è stata istituita con i decreti delegati del 1974 (Art. 113) e confermata dal Testo Unico (D.L.vo 297/1994 – Art. 514) e da tutti i successivi contratti nazionali, ivi compreso il CCNI 2008, specifico per i docenti inidonei all’insegnamento.
Essa può essere temporanea o permanente e viene attribuita dopo un referto di inidoneità all’insegnamento per gravi motivi di salute, emesso in seguito a visita collegiale presso apposite Commissioni (prima ASL poi Commissioni mediche di verifica del MEF).
Il docente utilizzato in altri compiti osserva un orario di lavoro di 36 ore settimanali e usufruisce di 36 giorni di ferie come ogni impiegato; questo significa che, nonostante la malattia, accetta un orario di lavoro maggiorato rispetto a quello che svolgeva prima (18- 24 o 25 ore frontali).
Inoltre è da notare che ogni docente utilizzato, al momento della dichiarazione di inidoneità all’insegnamento, secondo la normativa antecedente il 2011, avrebbe potuto legittimamente optare per il pensionamento anticipato.

Le utilizzazioni vengono disposte
- in prevalenza nelle biblioteche scolastiche
- in numero di poco inferiore negli uffici dell'amministrazione centrale e periferica (Uffici Scolastici Regionali, Uff. Scol. Territoriali/ex provveditorati, Ministero) dove i docenti svolgono compiti propri dei dipendenti ministeriali
- in minor misura nei progetti dell'offerta formativa delle scuole in supporto alla didattica.

Negli Uffici dell'Amministrazione, gli inidonei spesso ricoprono il 50% del personale in servizio, soprattutto nei piccoli provveditorati e si occupano di:
    Trasferimenti, utilizzazioni e assegnazioni di sede del personale di ruolo
    Convocazioni per le nomine annuali
    Pensionamenti
(lavoro tutto rintracciabile e dimostrabile tramite il SIDI – Sistema informatico d’informazione)

Chi è a scuola su progetto si occupa di tutte le incombenze relative alla didattica
    alternanza scuola-lavoro
    rapporti col territorio
    formazione adulti
    attività sportive e artistiche
    cura dei laboratori scientifici e linguistici
    cura degli strumenti informatici (anche sito della scuola)
    didattica on line
(Attività previste per legge, indispensabili per una scuola al passo coi tempi, la cui realizzazione risulterebbe addirittura impossibile senza l’apporto dei d. inidonei).

Il docente bibliotecario si occupa
- della acquisizione, organizzazione, conservazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio documentale (negli istituti storici anche dei libri antichi, preservandoli da smarrimento e furto)
- di spazi e attrezzature in rapporto alle esigenze didattiche
- di incontri, dibattiti, iniziative culturali

Compiti specifici:

    Catalogazione del materiale documentario
    Gestione del prestito
    Informazione e orientamento agli utenti
    Supporto alle ricerche bibliografiche e documentarie
    Organizzazione e gestione del servizio di reference
    Supporto all'utilizzo di attrezzature infotelematiche
    Educazione alla lettura
    Educazione alla ricerca
    Sportello multiculturale



PERCHÉ I DOCENTI UTILIZZATI IN ALTRI COMPITI
NON VOGLIONO PASSARE NEL RUOLO ATA

-    Molte delle malattie (spesso contratte per cause di servizio riconosciute o presunte) di cui sono portatori non consentono un lavoro d’ufficio pressante e rigoroso.
-   La dequalificazione derivante dal passaggio a un ruolo diverso e inferiore mortifica chi ha conseguito una nuova professionalità anche con corsi di aggiornamento istituiti dallo stesso Ministero dell’Istruzione.
-   La progressione economica subirà un brusco arresto e gli stipendi –sempre uguali nel tempo- subiranno una progressiva erosione.
-   Tale passaggio priverà la scuola di funzioni qualificanti e moderne (le biblioteche saranno inesorabilmente chiuse).
-   Al contrario si rivelerà controproducente per l’Amministrazione in quanto detti docenti, sottoposti a stress lavorativo e probabile mobbing, saranno costretti ad assentarsi spesso, con conseguenti disservizi per gli uffici e l’utenza.


COSA CHIEDONO I DOCENTI UTILIZZATI IN ALTRI COMPITI

A)    Che sia concessa la dispensa (cioè il pensionamento con i contributi maturati) su richiesta degli interessati, senza ulteriori visite collegiali.
B)    Che sia consentita, attraverso opportune convenzioni –che il MIUR non ha mai attivato-  la mobilità volontaria verso altri settori della P.A. per chi ne abbia attitudine e con l’inquadramento corrispondente ai propri titoli professionali.
C)    Che, sfoltito il numero dei docenti inidonei con le precedenti operazioni, sia permessa la permanenza della fisiologica quota residua nei posti attualmente occupati e con lo stesso stato giuridico (in attesa di tempi migliori che consentano la riattivazione dei progetti culturali che hanno visto protagonisti i docenti utilizzati in altri compiti).

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