giovedì 3 dicembre 2015

DECRETO formazione degli animatori digitali

Con la nota prot. n. 17791 del 19 novembre scorso il Miur ha fornito le prime indicazioni sul ruolo di questa nuova figura. Con successivo decreto direttoriale del 25 novembre viene definito il percorso formativo diretto al potenziamento delle competenze in materia di innovazione digitale del docente, individuato quale animatore digitale.



Organizzazione della formazione per gli animatori digitali

D E C R E T O 


Articolo 1
(Oggetto)
1. L'articolo 31, comma 2, lettera b), del decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 16 giugno 2015, n. 435 (di seguito, d.m. n. 435 del 2015) prevede lo stanziamento di euro 850.000,00 da destinare alle attività di diffusione e di organizzazione territoriale della formazione rivolta al personale docente e in particolare alla formazione in ciascuna istituzione scolastica di un animatore digitale.
2. Ai fini di cui al comma l, con il presente decreto sono ripartite, a livello regionale, le risorse stanziate di cui all'articolo 31, comma 2, lettera b), del decreto del Ministro dell'istruzione, università e della ricerca 16 giugno 2015, n. 435 (di seguito, d.m. n. 435 del 2015) e sono, altresì, individuate, in attuazione del medesimo articolo 31, comma 5, le caratteristiche, i requisiti e le finalità dei progetti destinati alla formazione di un animatore digitale per ciascuna istituzione scolastica.

Articolo 2
(Animatore digitale)
1. L'animatore digitale è un docente a tempo indeterminato, individuato ai sensi della normativa vigente dall'istituzione scolastica, che ha il compito di favorire il processo di digitalizzazione nelle scuole, nonché quello di diffondere politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno al Piano nazionale per la scuola digitale sul territorio, nonché attraverso la creazione di gruppi di lavoro e il coinvolgimento di tutto il personale della scuola.
2. Al fine di garantire la continuità temporale utile per l'attuazione delle azioni del Piano nazionale per la scuola digitale programmate nell'ambito del Piano triennale dell'offerta formativa, l'animatore digitale è individuato per un periodo di durata triennale, salvo eventuali proroghe.

Articolo 3
(Riparto delle risorse e destinazione)
1. Le risorse stanziate, ai sensi dell'articolo 31, comma 2, lettera b), del d.m. n. 435 del 2015, pari a euro 850.000,00 (ottocentocinquantamila/00) sono ripartite, su base regionale, in proporzione al numero delle istituzioni scolastiche presenti sul territorio e al numero dei soggetti da formare, come riportato nella Tabella 1, allegata al presente decreto che ne costituisce parte integrante e sostanziale.
2. Le risorse di cui al comma 1 sono destinate alla formazione di un animatore digitale per ciascuna istituzione scolastica presente sul territorio nazionale.

Articolo 4
(Progetti formativi destinati agli animatori digitali)
1. I progetti formativi sono elaborati da singole istituzioni scolastiche ed educative statali o loro reti.
2. Per l'individuazione dei progetti formativi, gli Uffici scolastici regionali provvedono ad effettuare una apposita selezione pubblica secondo quanto indicato nel successivo articolo 5.
3. I progetti formativi possono prevedere anche il coinvolgimento di università, di enti di ricerca, di fondazioni, di esperti e di altri attori del territorio.
4. I percorsi formativi devono tener conto degli ambiti e delle azioni del Piano nazionale per la scuola digitale nonché dei contenuti, degli strumenti e dei formati innovativi per l'attuazione di misure di accompagnamento alle scuole, elaborati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca anche attraverso il contributo di esperti di innovazione e di design di cui all'articolo 31, comma 2, lettera a), del d.m. n. 435 del 2015.

Articolo 5
(Selezione dei progetti formativi da ammettere al finanziamento)
1. Gli Uffici scolastici regionali, nel rispetto del principio di trasparenza e previo avviso pubblico, acquisiscono e selezionano i progetti formativi proposti dalle singole istituzioni scolastiche ovvero dalle loro reti organizzate territorialmente, assicurando la presenza di almeno un progetto in ciascuna provincia e garantendo il successivo coordinamento tra le sedi dei progetti formativi in ambito regionale.
2. Ogni progetto formativo presuppone, come requisito necessario l'attuale disponibilità, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, di aule e spazi debitamente attrezzati e idonei allo svolgimento dei corsi di formazione.
3. Per l'individuazione dei progetti formativi, i Direttori degli Uffici scolastici regionali costituiscono, con apposito decreto, una Commissione di valutazione composta da personale dipendente in servizio presso gli stessi Uffici, dotato di specifica professionalità in materia, che procede alla valutazione dei progetti secondo i criteri indicati nel successivo articolo 6.
4. Ai componenti la Commissione di valutazione di cui al comma 3 non spettano compensi o indennità, comunque denominate.

Articolo 6
(Criteri di valutazione dei progetti formativi)
1. La Commissione di valutazione di cui all'articolo 5, comma 3, provvede alla valutazione dei progetti formativi acquisiti dai rispettivi Uffici scolastici regionali attribuendo, ai sensi dell'articolo 31, comma 9, del d.m. n. 435 del 2015, un punteggio massimo di 100 punti nel rispetto dei seguenti criteri:
a) massimo 40 punti per la coerenza della proposta formativa e organizzativa con il Piano nazionale Scuola digitale e con i criteri di cui al successivo comma 2;
b) massimo 30 punti per la coerenza della proposta formativa con le finalità proprie connesse alla figura e al ruolo dell'animatore digitale di cui all'articolo 2;
c) massimo 30 punti per la metodologia dell'attività formativa proposta attraverso azioni di animazione territoriale e di accompagnamento e sostegno sul territorio.
2. I criteri per l'attribuzione del punteggio di cui al comma 1, lettera a), riguardano sia gli aspetti formativi che organizzativi delle proposte progettuali:
1) elaborazione di progetti i cui contenuti riguardino tutti gli ambiti del PNSD (strumenti, competenze e contenuti, formazione) e le relative azioni;
2) i progetti devono mirare a creare collaborazione e sinergia tra gli animatori digitali al fine di favorire successive attività progettuali condivise e congiunte tra le varie istituzioni scolastiche del territorio negli ambiti del PNSD;
3) elaborazione di progetti mirati a sviluppare le competenze e le capacità dell'animatore digitale nei suoi compiti principali e ossia nell'organizzazione della formazione interna, delle attività dirette a coinvolgere la comunità scolastica intera e nell'individuazione di soluzioni innovative metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all'interno degli ambienti della scuola, sulla base degli ambiti progettuali e delle aree tematiche di cui alla Tabella 2 allegata;
4) coinvolgimento, nell'erogazione dei percorsi formativi, di enti di ricerca, di università e di fondazioni con sede sia in Italia che all'estero ovvero di esperti in materia di innovazione digitale sia italiani che stranieri;
5) eventuale rilascio e spendibilità di crediti formativi riconosciuti dalle università, dai centri di ricerca e dalle fondazioni in occasione dello svolgimento dei corsi;
6) capacità organizzativa delle istituzioni scolastiche, anche attraverso una collaborazione territoriale delle stesse, favorendo l'impiego di ambienti di apprendimento on line innovativi (ambienti di aggregazione contenuti, social network, blog, groupware, MOOC, ecc.) anche per stimolare la collaborazione e la sinergia tra gli animatori digitali delle diverse scuole.

Articolo 7
(Definizione della graduatoria)
1. All'esito della valutazione sulla base dei criteri di cui all'articolo 6, la Commissione redige la graduatoria finale contenente la denominazione dell'istituzione scolastica singola che ha elaborato il progetto o, in caso di reti di scuole, dell'istituzione scolastica capofila.
2. La graduatoria, così composta, è approvata con decreto del Direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale corrispondente ed è comunicata, entro il 28 dicembre 2015, al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca - Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l'istruzione e per l'innovazione digitale all'indirizzo di posta elettronica certificata DGEFID@postacert.istruzione.it.

Articolo 8
(Stati di avanzamento e monitoraggio)
1. Le modalità di erogazione delle risorse e di rendicontazione sono disposte ai sensi degli articoli 37 e 38 del d.m. n. 435 del 2015.
2. Il monitoraggio delle fasi di realizzazione dei progetti formativi è realizzato secondo quanto disposto dall'articolo 39 del d.m. n. 435 del 2015.

IL DIRETTORE GENERALE
Simona Montesarchio 


PROFILO DELL’ANIMATORE – AZIONE #28 DEL PNSD

FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.


COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

AREE TEMATICHE OGGETTO DELLE PROPOSTE PROGETTUALI AREA PROGETTAZIONE (STRUMENTI) L’animatore digitale dovrà essere promotore, nell’ambito della propria istituzione scolastica o in raccordo con altre scuole, delle seguenti azioni:
● ambienti di apprendimento per la didattica digitale integrata
● realizzazione/ampliamento di rete, connettività, accessi
● laboratori per la creatività e l’imprenditorialità
● biblioteche scolastiche come ambienti mediali
● coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori tecnici
● ammodernamento del sito internet della scuola, anche attraverso l’inserimento in evidenza delle priorità del PNSD;
● registri elettronici e archivi cloud
● acquisti e fundraising
● sicurezza dei dati e privacy
● sperimentazione di nuove soluzioni digitali hardware e software

AREA COMPETENZE E CONTENUTI
L’animatore digitale dovrà essere promotore, nell’ambito della propria istituzione scolastica o in raccordo con altre scuole, delle seguenti azioni:
● orientamento per le carriere digitali
● promozione di corsi su economia digitale
● cittadinanza digitale
● educazione ai media e ai social network
● e-Safety
● qualità dell’informazione, copyright e privacy
● azioni per colmare il divario digitale femminile
● costruzione di curricola digitali e per il digitale
● sviluppo del pensiero computazionale

○ introduzione al coding
○ coding unplugged
○ robotica educativa
● aggiornare il curricolo di tecnologia

○ coding
○ robotica educativa
○ making, creatività e manualità
● risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali
● collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca
● ricerca, selezione, organizzazione di informazioni
● coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione
● alternanza scuola lavoro per l’impresa digitale

AREA FORMAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO
L’animatore digitale dovrà essere promotore, nell’ambito della propria istituzione scolastica o in raccordo con altre scuole, delle seguenti azioni:
● scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile, gli ambienti digitali e l’uso di dispositivi individuali a scuola (BYOD)
● sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa
● modelli di assistenza tecnica
● modelli di lavoro in team e di coinvolgimento della comunità (famiglie, associazioni, ecc.)
● creazione di reti e consorzi sul territorio, a livello nazionale e internazionale
● partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali
● documentazione e gallery del pnsd
● realizzazione di programmi formativi sul digitale a favore di studenti, docenti, famiglie, comunità
● utilizzo dati (anche invalsi, valutazione, costruzione di questionari) e rendicontazione sociale (monitoraggi)

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