mercoledì 4 novembre 2015

“Piano Scuola Digitale” e Biblioteche scolastiche

Il 27 ottobre il ministro Stefania Giannini ha presentato il “Piano Nazionale Scuola Digitale“, un progetto che riguarda sia le infrastrutture che la formazione degli insegnanti.
Per questi ultimi sono stati messi a bilancio circa 140 milioni di euro, 350 milioni per rinnovare gli ambienti delle scuole.
A pag. 100 del documento si legge:

Biblioteche Scolastiche come ambienti di alfabetizzazione all'uso delle risorse informative digitali



Risorse
1,5 milioni di euro (a valere su Fondi PNSD della legge 107/2015 o su stanziamenti ordinari del ministero)
Strumenti
bando nazionale per la costituzione di reti “a progetto”
Tempi di prima attuazione
Febbraio 2016

Riqualificare gli ambienti di apprendimento significa anche promuoverne nuove modalità d’uso e collegarvi nuovi servizi, in cui il digitale accompagni l’acquisizione di competenze come la lettura e la scrittura che sono nel DNA della nostra scuola. Un potenziamento e un aggiornamento della missione delle biblioteche scolastiche, che in molte realtà faticano a trovare spazio, mentre in altre svolgono un ruolo determinante per l’attività di promozione della lettura anche grazie all'uso della rete e di strumenti digitali, può rendere la scuola protagonista attiva di nuovi modelli di formazione e apprendimento, che – attraverso attività di lettura e scrittura su carta e in digitale - combattano il disinteresse verso la lettura e le difficoltà di comprensione.
Sappiamo inoltre che fra i compiti principali della scuola è oggi anche quello della formazione alla produzione e alla comprensione di contenuti informativi complessi, che integrano canali e codici comunicativi diversi e viaggiano prevalentemente negli ambienti on-line. Le biblioteche scolastiche possono avere un ruolo importante come centri di supporto per il conseguimento di questi obiettivi formativi. Alcune scuole in Italia hanno già avviato un’integrazione fra Biblioteca scolastica e servizi di documentazione e di alfabetizzazione informativa, cogliendo l'opportunità dell’integrazione tra mondo della lettura e della scrittura ed esperienze digitali. Anche grazie al potenziamento degli ambienti digitali, nonché facendo ricorso alle possibilità rappresentate
dall'organico funzionale, si intende promuovere a livello locale la nascita di reti di scuole che completino o realizzino ex novo biblioteche scolastiche capaci di assumere anche la funzione di centri di documentazione e alfabetizzazione informativa, anche aperti al territorio circostante, nei quali moltiplicare le occasioni per favorire esperienze di scrittura e di lettura, anche con l’ausilio delle tecnologie e del web. Le reti saranno anche centri di formazione per i docenti sulle tematiche della gestione di risorse informative cartacee e digitali e costituiranno un presidio per incentivare - anche attraverso accordi e collaborazioni con MiBACT, ANCI e biblioteche sul territorio - forme innovative di prestito e consultazione (incluso il prestito digitale). La costruzione di un progetto nazionale sulle biblioteche scolastiche fa leva non solo su un’idea di buon uso del digitale nella riqualificazione delle pratiche e degli ambienti scolastici, ma anche di creazione di standard e linee guida per permettere alle scuole di innescare processi di innovazione nel campo dell’Information Literacy. Una strategia nazionale per la valorizzazione delle biblioteche scolastiche passa quindi anche dalla loro apertura ai contenuti digitali, e da una sfida: fornire alle scuole, attraverso investimenti mirati e convenzioni ad hoc, le condizioni per tornare ad essere centri di formazione permanente e luoghi di crescita culturale.

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